LABORATORIO DI ILLUSTRAZIONE

LABORATORIO DI ILLUSTRAZIONE

Illustrare (da “Lux-lucis”), significa gettare luce, luce sulle parole oscure, luce sulle ombre che rimangono tra le parole. La luce chiarisce, la luce rende più bello. Ma illustrare a volte significa conservare quell’ombra, anzi, scavare fosse tra la parole perché chi legga possa guardare più sotto. In questo caso l’illustratore porta la lucina del minatore, dell’archeologo, dell’avventuriero senza paura. Illustrare è gettare luce, ma la luce di un prisma, in modo che il racconto ne risulti arricchito, complicato, rinnovato, spezzato, riconfigurato. E, si spera, più bello.

Nel Laboratorio di “Illustrazione di base” cercheremo di rispondere essenzialmente a due domande (fondamentali e quindi per definizione inesauribili)

COSA illustrare: analizzeremo testi (racconti, romanzi, guide turistiche, canzoni, menù) e i lavori di altri illustratori (bisogna sempre rubare ai maestri, ma rubare con astuzia!) per capire il significato, il modo e la misura, del nostro intervento di illustratore sul testo.

COME illustrare: attraverso l’esercizio pratico (ricerca iconografica, schizzo, composizione, teoria del colore, tecniche di disegno e colore) getteremo le basi che porteranno allo sviluppo dello STILE, ovvero quel bacino di idee, immagini, linee, suggestioni in cui ciascun illustratore va a pescare una volta che ha risposto a “Cosa”. E che rende la sua luce speciale e riconoscibile fra le mille altre.

Il Laboratorio di “Illustrazione di base” NON è un corso di disegno, pittura, acquarello, photoshop, etc. per questo motivo è aperto a tutti i livelli.

I materiali per le esercitazioni pratiche sono a carico dei partecipanti.



 

TRAINER

Emanuele Crotti nasce nel 1977 a Bergamo, ai piedi delle montagne. É vissuto sui tetti rossi di Bologna (dove ha studiato Scienze della Comunicazione) e in casa minuscola piena di Alberi di Natale sui Navigli di Milano (dove ha studiato regia alla scuola “P.Grassi”). Quando venne a Berlino la prima volta pensò “Bella questa città, assomiglia a un gatto: è silenziosa, sexy e si fa i fatti suoi”. Non sapeva che il gatto lo avrebbe addomesticato. Dirige spettacoli teatrali, scrive, dipinge, guida tour storici e artistici in città, disegna, recita, balla, ascolta. Cosa c’entrano tutte queste cose? “Ci sono storie che vogliono farsi raccontare” dice “E io devo solo capire come”.

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